MATTIA ALBISETTI, mandolino
MATTEO INGRAVALLE, mandolino
Il programma attraversa oltre due secoli di storia musicale, restituendo allo strumento il suo ruolo di protagonista. Si apre con i duetti e le sonate di Emanuele Barbella e Giovanni Battista Gervasio, due esponenti del barocco napoletano per proseguire con alcune pagine Giovanni Fouchetti che diffuse il mandolino a Parigi. Seguono brani di Giovanni Hoffmann e Kistner che evocano il gusto elegante del Settecento tra simmetria e lirismo cantabile. Nella seconda parte si passa al tardo Ottocento, con composizioni di Carlo Munier e Silvio Ranieri, in cui lo strumento acquista uno slancio romantico, alternando introspezione e virtuosismo tecnico. Il percorso si conclude con un’opera di Claudio Mandonico, compositore contemporaneo che esplora nuove possibilità timbriche senza rinunciare al legame con la tradizione. La sua scrittura, a un tempo innovativa ed espressiva, regala al mandolino una voce moderna e sorprendente. Un viaggio sonoro che racconta l’evoluzione di uno strumento piccolo solo in apparenza, capace di attraversare epoche e stili con una personalità luminosa e inconfondibile.